Eravamo quasi al termine della licenza, quando giunse la lettera del cappellano a predisporci l'anima per consueto pellegrinaggio al Santuario di Loreto. Il caro C.119 , sempre in compagnia di Papà Nencha , ci portò a Loreto dove, oltre alla S.Messa nella S.Casa, fu consegnato lo spadino del Corso ZODIACO II al Santuario.

Ricevuta la benedizione della SS. Vergine di Loreto, si riprese la solita vita accademica, con l'Alza Bandiera al buio, ogni mattina. I Pingui avevano molta possibilità di svicolare tra tanti ambienti disponibili. A Ciccio, Colucci e Dedò si è aggiunse Tedone, che con il suo parlare sommesso sulla derivata prima dello spazio rispetto al tempo e tutte le altre elucubrazioni di meccanica razionale conciliava il sonno....
In occasione della celebrazione del "trentennale della fondazione dell'Accademia Aeronautica" fu realizzata una pubblicazione alla quale contribuì Totonno fotografando sapientemente
quel periodo di vita dello ZODIACO.

Ad alleggerire i cicli pesanti e ripetitivi di attività (adunate, lezioni, studio, adunate, marce, giri di corsa, celle, salire e scendere scale, etc..) sopraggiunse l'incombenza di organizzare la consueta FESTA del PINGUE. Fu la prima esperienza di vita, classica da Pubblica Amministrazione (formazione di comitati, riunioni, briefing, discussioni,pianificazione, programmazione, distribuzione degli incarichi,etc. etc.)

Ma, prima di chiudere le ostilità con i pingui dell'"AQUILA III", il Fante organizzò una spinguinatura di massa.
Approfittando che l'Accademia era tutta un cantiere, venne transennato, in una notte di sabato, il corridoio che dalle celle portava alle camerate, invitando i pingui ad affluire nell'altro corridoio e costringendoli ad entrare nei locali della cappella (ancora in allestimento e non destinata all'uso sacro), dove un gruppo di artisti, comodamente seduti sui gradini dell'altare in costruzione, ne curava le pitturazioni dei poveri soggetti mezzi rinc...... dopo una notte trascorsa sul tavolaccio!

Nel culmine delle attività artistiche, la festa venne interrotta dall'intervento di Don Bruno (!) che, sbucando dal "retrobottega" e vedendo nudi, pittori, membri e pennelli, gridò al sacrilegio.
Nel piano strategico, il Fante aveva valutato che nelle prime ore della mattinata domenicale si poteva contare nell'assoluta mancanza di Ufficiali, Scelti, etc., ma non considerò che la Domenica è il classico giorno di lavoro del prete!
E furono c...... amari, immortalati dal Gufo, in una delle sue opere!

Passata la bufera.........
e che bufera!..........
ripresero i lavori per la
FESTA del PINGUE.
Fu dura conciliare tutti gli impegni con l'organizzazione della festa, ma alla fine fu un successone.
Merito di una preparazione adeguata dietro le quinte,
di validi cantanti e musicisti,
di attori provetti
di selezionate ballerine e della brochoure realizzata da Massimo.

La "Festa del Pingue" fu allietata anche dalla consueta e colorita presenza di "naviscuola" napoletane. Chi ne approfittò dell'occasione per stringere amicizia, quando gli fu possibile,....andò in libera uscita..... una libera uscita igienica.
Ah..... tutti quelli anfratti di Piazza Plebiscito e dintorni!

Nelle annotazioni rilevanti del Quadernaccio, furono riportati due avvenimenti, singolari, forse, per tutti gli annali dell'Accademia Aeronautica, l'occupazione delle celle da parte di tutto il corso ZODIACO II e la consegna in Accademia del corso durante tutto il periodo pasquale.

Per il resto, imperava la POMPA, gli aerei li potevamo vedere soltanto quando passavano al largo e contro la luce del sole! e a.... mensa ci toccavano dieci lunghi giorni di riso con lo zafferano!

Così arrivammo stremati al rash finale di "pompa" ed affrontammo impavidi Ciccio e Colucci, nella speranza che sul quel benedetto statino degli esami venisse registrato un numero di palle nere inferiori a quelle bianche.

Finiti gli esami, cambiarono gli impegni : meno male (no la puedo mas!). In programma ci fu il volo a vela a Rieti, il Terminillo, un periodo di licenza, l'attività nautica e le gite d'istruzione.